Portoghesi

Tra la fine del XV secolo e i primordi del XVI secolo i portoghesi, forti della serie di successi conseguiti nel campo della navigazione dagli esploratori Vasco da Gama (1469-1524) e Bartolomeu Dias (1450-1500) ed allettati dalla ghiotta opportunità di potersi imporre sul mercato delle spezie, fino a quel tempo dominato dai mercanti arabi ed indiani, iniziarono a prendere in considerazione l’idea di stabilire un avamposto coloniale sullo strategico porto di Melaka.

Al fine di instaurare i primi rapporti commerciali con le autorità malesi, il primo settembre del 1509, una piccola flotta composta da cinque navi portoghesi fu inviata nel porto di Melaka. A loro volta i mercanti indiani, per scongiurare la perdita del monopolio sul commercio delle spezie, aizzarono le autorità malesi contro gli europei, ottenendo la distruzione di due navi e la cattura di circa una ventina di prigionieri portoghesi1.

Nel 1511 una seconda spedizione, sotto la guida del viceré Alfonso de Albuquerque (1453-1515), costituita da diciotto navi in assetto da guerra, dopo avere assediato per oltre un mese la città portuale, riuscì ad avere la meglio sull’esercito del sultano composto da circa 20.000 soldati e diversi elefanti da guerra. Il sultano Raja Mahmud allora, costretto alla fuga assieme al resto della corte, decise di muovere verso il sud della penisola ove stabilì il nuovo Sultanato dello Johor di cui l’isola di Temasek (odierna Singapore) faceva parte2.

I portoghesi e l’assedio di Singapore

Nel 1613, al culmine dei conflitti che videro le forze portoghesi impegnate contro quelle del  Sultanato dello Johor, Singapore venne quasi totalmente distrutta dalle fiamme di un incendio appiccato dai portoghesi3. Con l’intento di proteggere i nuovi territori conquistati sullo stretto di Melaka, il Viceré Alfonso de Albuquerque ordinò la costruzione di una roccaforte meglio conosciuta con il nome di A Famosa, a testimonianza della cui esistenza rimane oggi soltanto uno dei quattro ingressi principali denominato Porta de Santiago, considerato dagli storici, dai critici d’arte e dagli appassionati in genere uno dei più datati ed apprezzati esempi di architettura coloniale europea dell’intero Sud-est asiatico.

 Porta de Santiago - occaforte dei portoghesi

Vista prospettica frontale di Porta de Santiago, uno dei quattro ingressi principali della roccaforte A Famosa costruita dai portoghesi nel 1512 dopo la conquista di Melaka4.

Con la dominazione portoghese arrivò anche la religione cristiana cattolica ed un forte sentimento di intolleranza sia nei confronti dell’islam sia delle altre religioni presenti sul territorio. Di conseguenza, molti mercanti di religione musulmana, vittime di continue e violente rappresaglie e caricati da insostenibili dazi, iniziarono ad abbandonare gradualmente lo stretto di Melaka provocandone il lento declino5.

Verso la prima metà del XVI secolo la supremazia sullo stretto era fortemente contesa, oltre che dai portoghesi e dal sultanato dello Johor, anche da una nuova potenza emergente proveniente dal nord dell’isola di Sumatra, ossia il temuto regno di Acheh. Fequenti furono le incursioni da parte di questa nuova potenza ai danni della cittadella portoghese A Famosa e del Sultanato dello Johor.

I portoghesi e la minaccia olandese

Agli inizi del XVII secolo, un’altra potenza navale europea iniziò a manifestare un notevole interesse per gli ingenti profitti provenienti dal commercio delle spezie. Si affacciarono così sull’arcipelago indonesiano anche gli olandesi della VOC (sigla abbreviativa di Vereenigte Geoctoyeerde Oostindische Compagnie, che nella lingua olandese indica la Compagnia Olandese Delle Indie Orientali). Per il Sultanato dello Johor arrivò un inatteso e prezioso alleato con cui unire le forze per scacciare la presenza portoghese dallo stretto e riconquistare il porto di Melaka. In seguito a tre tentativi privi di successo, nel 1641 gli olandesi, coadiuvati dall’esercito del sultano, riuscirono definitivamente a scacciare i portoghesi da Melaka. La preziosa città portuale cadde quindi sotto il dominio olandese6.

La dominazione olandese e l’arrivo dei Bugis

Durante il periodo della dominazione olandese i rapporti con le popolazioni locali furono caratterizzati da un clima di armonia e tolleranza religiosa, anche perché il cuore delle attività commerciali olandesi continuò a rimanere comunque il quartier generale di Batavia (attuale Jakarta).

Verso la seconda metà del XVII secolo i Bugis, originari dell’arcipelago indonesiano centro-orientale, iniziarono ad affacciarsi gradualmente verso i territori del Sultanato dello Johor. Nel 1721, approfittando della crescente influenza esercitata sul territorio dalla numerosa comunità e delle continue lotte interne che dilaniavano il sultanato, furono proprio questi ultimi a deporre il vecchio sultano ed a collocare al suo posto il sultano malese fantoccio Sulaiman. Tutta la zona passò quindi sotto la dipendenza di Riau (provincia centro-orientale dell’isola di Sumatra). Mentre il porto di Riau iniziava ad attraversare un glorioso periodo di prosperità, divenendo il punto di riferimento per i commerci marittimi di tutto il Sudest asiatico, nel 1757 anche Melaka stava per cadere in mano ai Bugis. Nel 1784, in seguito ad una ulteriore  incursione da parte di questi ultimi, gli olandesi colsero l’occasione per porre sotto il proprio dominio anche i territori ad essi appartenenti7.

Approfondimenti e Letture Consigliate

1Wood J. Andrew in Barr Michael, Bean Rachel, Berger T. Mark, Yi Chiou Chang, Chong Terence, Dent Christopher, Douglas Lawrence, Felton Michelle, Igloria Luisa, McNab Chris, Martin James, Mbobi K. Emmanuel, Miller E. Terry, Neuberg Jűrgen, Proudfoot Lan, Roces Mina, Romano-Young Karen, Russell Henry, Malaysia, Singapore, Brunei, and the Philippines, World and its Peoples, Eastern and Southern Asia, volume 9, Marshall Cavendish Corporation, Tarrytown, New York, 2008, United States of America.

2D’Cruz Alan in Richmond Simon, Cambon Marie, Harper Damian, Malaysia, Singapore & Brunei, 2004, op. cit.

3West A. Barbara, Encyclopedia of the peoples of Asia and Oceania, Facts on File Library of World History, Facts On File, Inc., an imprint of Infobase Publishing, New York NY, 2009, United States of America.

4 Chan Christhopher, 2007, http://www.flikriver.com/photos/tags/malacca/interesting/.

5Wood J. Andrew, Malaysia, Singapore, Brunei, and the Philippines, World and its people, Eastern and Southern Asia, volume 9, Marshall Cavendish Corporation, 2008 op. cit.

6Lee Edwin, Singapore: the unespected nation, History of Nation-Building Series, Institute of Southeast Asian Studies, Seng Lee Press Pte Ltd., Singapore, 2008, Republic of Singapore.

7Savage Pauline, Lewis Mark, DE Ledesma Charles, The Rough Guide to Malaysia, Singapore and Brunei, fourth edition, Rough Guides Ltd., Penguin Books Ltd., London, 2003, United Kingdom.

Iscriviti Alla Newsletter!

  • Entra a Far Parte Della VIP Community del Centro Studi IKAROS CONSULTING!
  • Scarica il Tuo VIP Voucher per Ottenere uno Sconto del 5% Illimitato Sul Nostro Sito!
  • Accedi Alle Nostre Promozioni Riservate ai Membri Della VIP Community!

ISTRUZIONI: Seleziona Una o Più Mailing List Per Essere Sempre Aggiornato Gratuitamente Sulle Ultime Novità del Tuo Settore Professionale!


Dr. Biagio Faraci

Direttore del Centro di Formazione, Consulenza e Sviluppo Web IKAROS CONSULTING di Montemaggiore Belsito (PA). Docente di lingua inglese presso: I.I.S. Luigi Failla Tedaldi - Istituto Professionale Agrario di Castelbuono (PALERMO); Docente di lingua tedesca presso: Istituto Comprensivo N. Botta di Cefalù (PALERMO)

0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar
×