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Oltre che dalla continua e sempre più esorbitante irruzione di nuove espressioni e nuove parole prese in prestito dalle molteplici realtà linguistiche parallele, il lessico del Singlish è interessato da un ulteriore, ma altrettanto affascinante, fenomeno linguistico, ossia quello riguardante il mutamento del significato originario di alcune parole della lingua inglese, le quali una volta varcata la frontiera dello Stato insulare di Singapore, si trovano ad assumere delle connotazioni a dir poco sorprendenti.

Al fine di meglio comprendere l’entità di tale fenomeno, si potrebbe far riferimento ad alcuni casi specifici che è possibile osservare prendendo in esame delle comunissime parole del lessico quotidiano di Singapore.

4 parole inglesi che a Singapore mutano il proprio significato

Il caso del verbo “to take” (prendere)

Nell’inglese colloquiale di Singapore viene spesso utilizzato in sostituzione del verbo inglese “to eat” (mangiare) in ordinarie espressoni come: «Do you take curry?», nel senso di: Do you eat curry? (Mangi il curry?)1;

Il caso del verbo “to follow” (seguire)

A Singapore è spesso usato in sostituzione dell’espressione “come along!” (vieni!) o del verbo “to accompany” (accompagnare) in alcune domande poste in determinate circostanze di pura informalità come ad esempio: «Can I follow?» («Posso venire?» o «Posso accompagnarti/vi?»)2;

Il caso del sostantivo inglese “hero” (eroe)

Questa parola, nell’inglese colloquiale di Singapore, viene spesso impiegata in sostituzione del più appropriato aggettivo “foolhardy” (avventato), in special modo quando, nel fornire i propri consigli ad una persona con la quale si ha un rapporto confidenziale, si vuole far desistere quest’ultima dal compiere delle azioni palesemente avventate, come si può chiaramente evincere da frequenti espressioni del tipo: «It’s too dangerous! Don’t try to be hero.» («È troppo pericoloso! Non essere avventato.»)3;

Il caso del vezzeggiativo “aunty” (zietta, ziuccia)

Nell’inglese colloquiale di Singapore, specialmente se usata in riferimento a delle donne di giovane età, tale parola corre il rischio di trasformarsi in un fastidioso avverbio di modo dalla connotazione fortemente denigratoria. Tale sostantivo trasformato in avverbio è spesso usato informalmente per descrivere le ragazze che non curano il proprio aspetto esteriore o che non vestono alla moda, come si può palesemente desumere dalla tipica esclamazione: «Eh, today you dress very Aunty leh!», la quale nell’inglese standard potrebbe essere resa con: «Ehy, today you dress very unfashionably! Don’t you?» («Ehy, oggi vesti proprio fuori moda!»).

È alquanto sorprendente come il sostantivo vezzeggiativo aunty si sia totalmente trasformato in un avverbio di modo assumendo il significato di “fuori moda” o “non alla moda”, rimpiazzando addirittura il più consono e tradizionale avverbio inglese unfashionably4.

3 Parole inglesi che a Singapore mutano la propria struttura morfologica

Questo pittoresco fenomeno del mutamento, del quale con il trascorrere dei decenni sono divenute oggetto una moltitudine di parole tradizionali della lingua inglese approdate a Singapore, non investe soltanto il dominio delle connotazioni semantiche  e spesso riguarda anche l’ambito della struttura morfologica delle parole stesse.

Risultano essere infatti tutt’altro che rari i casi in cui ci si può trovare a leggere parole come:

orredy in sostituzione dell’avverbio inglese “already” (già);

abourit in alternativa all’espressione inglese about it (di ciò, circa ciò), in particolar modo in esclamazioni del tipo: «Don worry abourit!» che nell’inglese standard sarebbe: «Don’t worry about it!» («Non preoccuparti di ciò!»);

argly al posto del tradizionale aggettivo ugly (brutta) in determinate espressioni come ad esempio: «Wah lan5, check out Ah beng’s shirt. It’s damn argly.» («Per bacco, controlla la maglietta di quel tipaccio. È dannatamente brutta.»)6.

Parole che si fondono

Il sorprendente caso della parola “corright”

Probabilmente derivata dall’unione dei due vocaboli inglesi correct (corretto) e right (giusto, retto)7, questa nuovissima parola viene soventemente impiegata, in particolar modo nell’ambito della comunicazione informale, quando si desidera conferire un tono più enfatico alla propria approvazione nei confronti di un’opinione altrui con cui si è profondamente concordi. Tale fenomeno spesso si verifica in rutinarie esclamazioni Singlish come ad esempio: «Dondontan is corright!» («Dondontan ha ragione!»)8.

Approfondimenti e letture consigliate

1Altehenger-Smith Sherida, Language change via language planning: some theoretical and empirical aspects with a focus on Singapore, Papers in textlinguistics, Volume 65, Helmut Buske Verlag Hamburg, Università degli Studi di Macerata, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Filosofia e Scienze Umane, Macerata, Universität Bielefeld, Facultät für Linguistik und Literaturwissenshaft, Postfach, Bielefeld, Dissertation Universität Bielefeld, 1989, Helmut Buske Verlag Hamburg, 1990, Gesamtherstellung: WS Druckerei Werner Shaubruch, Meinz, 1990.

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Dr. Biagio Faraci

Direttore del Centro di Formazione, Consulenza e Sviluppo Web IKAROS CONSULTING di Montemaggiore Belsito (PA). Docente di lingua inglese presso: I.I.S. Luigi Failla Tedaldi - Istituto Professionale Agrario di Castelbuono (PALERMO); Docente di lingua tedesca presso: Istituto Comprensivo N. Botta di Cefalù (PALERMO)

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