Quali sono le cause principali degli infortuni nelle costruzioni edili? Qual’è il tasso di mortalità e soprattutto quali sono i richi più frequenti di infortuni nelle costruzioni edili e come evitare denunce e sanzioni previste dalla normativa vigente sulla Sicurezza nei Luoghi di lavoro?

Quali sono le principali cause di infortuni nelle costruzioni edili e cosa si rischia a non rispettare la normativa?

Secondo il D. M. 18 giugno 2008 il settore delle costruzioni è suddiviso in sei gruppi di industria: costruzioni edili, costruzioni idrauliche, costruzioni di strade e ferrovie, costruzioni di linee e condotte, costruzioni di fondazioni speciali, costruzioni di impianti.

Tra questi settori di attività, quello delle costruzioni edili è nel periodo 2001-2010, quello all’interno del quale si verificano il maggiore numero di infortuni. Nel 2001 si sono registrati 60.901 infortuni che sono aumentati nel biennio successivo a 66.076; dal 2003 tale numero inizia a decrescere e si attesta a 41.233, nel 2010.

In termini percentuali in questo decennio nel settore delle costruzioni edili si verifica una riduzione del 32%.

Tuttavia nelle costruzioni edili, si verificano circa il 57% degli infortuni totali del settore delle costruzioni, seguito dal settore delle costruzioni di impianti con il 28%; in tale settore gli infortuni sono diminuiti da 31.516 (nel 2001) a 22.200 (nel 2010).

Di contro i settori di attività nei quali si verificano il minore numero di infortuni sono quelli delle Costruzioni di Linee e Condotte e Costruzioni Idrauliche con il 2%, seguito dal settore delle costruzioni di fondazioni speciali con 0,7%.

infortuni in edilizia

Fig 2.4.1 – Infortuni nelle costruzioni edili per codice tariffa INAIL (media 2005-2010)

Se si fa riferimento ai tassi di incidenza, la situazione cambia radicalmente. In particolare, in termini di incidenza, il settore nel quale si verificano il maggior numero di infortuni è quello delle costruzioni di fondazioni speciali, nel quale si verificano in media tra il 2005-2009, 84,6 infortuni per 1000 addetti.

In tale settore l’indice di incidenza, tuttavia diminuisce da 95,2 infortuni per 1.000 addetti nel 2005 a 67,9 infortuni per 1.000 addetti nel 2009.

Segue il settore di costruzioni di linee e condotte con un indice medio 61 infortuni per 1.000 addetti.

Al terzo e al quarto posto si posizionano i settori di costruzioni idrauliche e strade e ferrovie, e successivo a questi si trova il settore delle costruzioni edili con un indice di incidenza medio di 48,1 per 1.000 addetti.

Tale indice diminuisce, in tale settore, da 58,6 infortuni per 1.000 addetti (2005) a 37,8 infortuni per 1.000 addetti (2009)

Fig 2.4.2 – Indice di incidenza medio per 1.000 addetti nel settore delle costruzioni per voce di tariffa INAIL (media 2005-2009)

Se si passa infine alla frequenza degli infortuni mortali, in valore assoluto, il settore delle costruzioni edili detiene il primato con una media di 175 morti l’anno, seguito da costruzioni di impianti e costruzioni di strade e ferrovie con una media rispettivamente di 63 e 43 morti ogni anno.

In termini di tassi d’ incidenza al primo posto c’è il settore delle costruzioni di Fondazioni Speciali con un indice nel periodo in esame di 0,32 per mille addetti.

Seguono, nelle frequenze di mortalità, la costruzione di strade e ferrovie con un indice di 0,24 per mille addetti, il settore delle costruzioni idrauliche con un indice di 0,23 per mille addetti.

Nel settore delle costruzioni edili per gli infortuni mortali si ha un indice di 0.16 per mille addetti.

mortalità infortuni in edilizia, infortuni mortali in edilizia

Fig 2.4.3 – Infortuni mortali: tassi di incidenza per 1.000 addetti per codice di tariffa INAIL . (media 2005-2009)

In Italia, il numero degli addetti, nelle costruzioni edili, è incrementato negli anni 2005-2008 da 989.537 a 1.142.410.

Nell’anno successivo, tale dato decresce e si registrano nel 2009 1.089.985 addetti.

In termini percentuali , il 31% degli addetti opera al nord-ovest, il 22% al nord-est e il 21% al centro; seguono il sud e le isole rispettivamente con il 17% e l’8 %.

Fig 2.4.4 – Ripartizione territoriale del numero di addetti nel settore delle costruzioni edili (media 2005-2010)

Ciò che incoraggia è il fatto che, gli infortuni indennizzati tra il 2005 e il 2010, decrescono da circa 56.000 nel 2005 a 34.536 nel 2010.

Il nord-est riporta il maggior numero di infortuni indennizzati, una media nel periodo di 14.330 casi di infortunio (30%), che risultano comunque al ribasso, si passa infatti da 16.800 nel 2005 a 10.486 nel 2010 (diminuzione del -37%), segue il nord ovest con il 28% degli infortuni indennizzati.

La diminuzione degli infortuni al nord tra il 2005-2010 risulta del 39 %.

Nel mezzogiorno, gli infortuni si riducono da 11.467 nel 2005 a 7.158 nel 2010 (-38%).

indennizzi infortuni nelle costruzioni edili

Fig 2.4.5 – Infortuni indennizzati nel settore delle costruzioni edili per ripartizione territoriale e anno.

Dall’analisi dei dati relativi agli addetti e agli infortuni indennizzati nelle costruzioni edili, si sono dedotti i tassi di incidenza per 1.000 addetti.

Anche in termini relativi, risulta che il maggior numero di infortuni nelle costruzioni edili si verificano al nord-est con un indice medio per il periodo 2005-2009 di 63,59 addetti.

Segue però il centro con 47,45 infortuni per 1.000 addetti e le isole con un indice di 43,77. Secondo i tassi di incidenza il minor numero di infortuni si verificano al nord-est e al sud .

Sempre in termini relativi, la regione nella quale si verificano il maggior numero di infortuni è il Trentino Alto Adige con indice di 92,92 infortuni per 1.000 addetti seguito dall’Umbria e dalle Marche.

In Sicilia l’ indice è 42,11 per 1.000 addetti.

incidenza infortuni in edilizia per regione

Fig 2.4.6- Indice di incidenza per 1000 addetti nel settore delle costruzioni edili per regione (media 2005-2009).

Esaminando gli infortuni nel settore delle costruzioni edili, per classe di età e anno, si deduce che nel periodo 2001-2010 il maggior numero di infortuni si sono verificati nella classe di età 18-34, e nella classe di età 35-49.

In tale periodo infatti si sono verificati circa 20.421 infortuni nella classe di età 18-34 e 20.346 nella classe di eta 35-49.

In termini percentuali tali classi assomano il 80% del totale degli infortuni.

Le classi di età nelle quali si verificano il minor numero di infortuni sono la classe fino a 17 anni e oltre 64 anni.

Gli infotuni indennizzati con inabilità permanente riguardano maggiormente la classe di età 35-49 (42%), e la classe 50-64 (30%).

Gli infortuni mortali si verificano per il 36% nella classe 35-49 e per il 31% nella classe 50-64.

indennizzi infortuni sul lavoro in edilizia

Fig 2.4.7 – Infortuni mortali indennizzati nel settore delle costruzioni edili per classe di età

Le forme di accadimento che hanno prodotto il maggior numero di eventi nelle costruzioni edili risultano uguali alle forme di accadimento del settore delle costruzioni, ovvero “colpito da..”, “caduto in piano su..”, “ha urtato contro..” , “piede in fallo..” e “caduta dall’alto”.

La forma di accadimento “colpito da..” provoca nel 2005 , 7.038 infortuni, questi si riducono a 2.559 nel 2008 e accrescono nuovamente a 6.567 nel 2009; nel 2010 nelle costruzioni edili si verificano 4.776 infortuni dovuti alla caduta dall’alto.

Caduta in piano su..”causa nel 2005, 5.548 infortuni,che diminuiscono a 1.481 nel 2008 incrementano a 4.495 nel 2009 e si attestano a 3592 nel 2010.

Lo stesso trend ma con valori più bassi mostrano le altre forme di accadimento.

cause infortuni nei cantieri edili

Fig 2.4.8 – Forma di accadimento che ha prodotto il maggior numero di infortuni nel settore delle costruzioni edili.

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La forma di accadimento che ha prodotto il maggior numero di infortuni mortali è stata la “caduta dall’alto” che nonostante mostra una tendenza al ribasso(da 64 morti nel 2001 a 12 morti nel 2010) ha prodotto il 14% degli infortuni mortali.

Passando all’esame del gruppo di agente materiale, si è notato che il gruppo che ha prodotto il maggior numero di infortuni in edilizia è il gruppo ambiente di lavoro (22%), segue il gruppo materiali e sostanze (13%) e attrezzi e utensili (7%). Per quanto attiene gli infortuni mortali L’ambiente di lavoro ha il primato (26%), seguito dal gruppo Mezzi di sollevamento e trasporto(14%).

L’agente materiale, che ha prodotto il maggior numero di casi mortali è “superfici di transito” de gruppo Ambiente di lavoro(19.6%) seguito dall’agente materiale Mezzi trasporto terra (12,9%) del gruppo Mezzi di sollevamento e trasporto.

perché accadono infortuni nei cantieri edili

Fig 2.4.9 – Agente materiale che ha prodotto il maggior numero di casi mortali (media 2005-2010).

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Dr. Biagio Faraci

Direttore del Centro di Formazione, Consulenza e Sviluppo Web IKAROS CONSULTING di Montemaggiore Belsito (PA). Docente di lingua inglese presso: I.I.S. Luigi Failla Tedaldi - Istituto Professionale Agrario di Castelbuono (PALERMO); Docente di lingua tedesca presso: Istituto Comprensivo N. Botta di Cefalù (PALERMO)

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